Nell’abbigliamento maschile il ricamo delle iniziali è un’antica tradizione, che oggi viene continuata applicandole a camicie, cravatte e fazzoletti, talvolta anche all’intimo e ai capispalla.
Una volta nelle grandi case nobili vivevano nuclei familiari estesi. Era la servitù che si occupava del guardaroba, dunque le cifre evitavano di creare confusioni. La cifratura, oggi, continua a rappresentare uno strumento di distinzione. Segnala la produzione artigianale, in serie limitata, o su misura, di un capo di abbigliamento o di un accessorio personale.
Quali iniziali si ricamano
Va ricamata prima l’iniziale del nome e poi quella del cognome. Il signor Marco Conti farà ricamare le cifre M.C. Non sono ammesse più di tre iniziali, separate fra loro da un punto.
Che colore si sceglie per le cifre
È bene scegliere un colore che metta in discreto risalto le iniziali sulla camicia. Blu se la camicia è azzurra, rosso scuro o bordeaux se la camicia è rosa. Blu o verde scuro vanno bene su una camicia bianca, ma si può scegliere anche viola melanzana, verde pavone, grigio mastice.
Per una camicia da smoking le iniziali sono bianche e vanno messe a lato della pettorina. Le iniziali sono sempre maiuscole, a punto pieno. E si scelgono i caratteri “Calibri”, “Bembo” o “Edoardiano”.
Dove si pongono le cifre
Le iniziali non si esibiscono. La consuetudine sartoriale le colloca sul lembo sinistro della camicia, tra il quinto e il sesto bottone dall’alto, spostandosi di dieci centimetri. Con la giacca indossata, le cifre non si dovrebbero vedere.
Mai cucirle sul taschino o, ancora peggio, sul polsino sinistro o sul colletto; ogni tanto si vedono in giro in queste varianti, ma non sono chic.
Nel cappotto di cashmere, il trench e l’impermeabile, le cifre sono poste internamente in corrispondenza della tasca.
Le cifre sulla cravatta sono più chic se ricamate sul retro della fodera. Sui fazzoletti maschili, le iniziali sono ricamate in blu o grigio in un angolo.
Le cifre su capi casual come polo, t-shirt, maglioni e felpe
Quello che la tradizione non prevede è il ricamo delle cifre su capi casual, come polo, t-shirt, maglioni o felpe. In certi casi, oggi, l’evoluzione della moda ha reso invece opportuno anche quest’uso, che può distinguere un capo e soprattutto chi lo indossa. E non solo se si è degli influencer o dei personaggi famosi alla CR7…